Dini Marmi: Una storia lunga più di un secolo
Nel 1857 G. Battisti Dini e un certo Bertucci furon chiamati da Pontecosi (Garfagnana) a Ghivizzano, quali scalpellini per sagomare le pietre d’angolo del campanile in ricostruzione. Scolpirono anche gli stipiti dei finestroni e le colonne della cella campanaria, i costoloni e i merli ghibellini dell’attico terminale della torre.
A lavori ultimati non tornarono a Pontecosi: la rete sentimentale li trattenne a Ghivizzano dove avevano incontrato le future spose. Giovan Battista generò sette figli nati a Ghivizzano, tra cui Luigi e Giovanni, ultimo nato. Questi due fratelli esperti nel mestiere del padre nell’anno 1888 fondarono la ditta Dini per la lavorazione del marmo.
Emigrato poi Giovanni negli Stati Uniti a capo della ditta rimase Luigi che abitava nella casa di Fondicosta, sotto la porta del Castello. Quando il figlio Argante, nato nell’anno 1883, si trasferì nella casa costruita presso il laboratorio, all’Osteria, lo seguì anche il padre vedovo e morto nel 1938. Argante ampliò la fabbrica procurandosi da Pietrasanta un valido artigiano nella persona di Guiscardo Giannoni. Finita la seconda guerra mondiale passò la mano al figlio Luigi nato nel 1909 e dal 1960 a Pier Luigi.